La questione del sergente Grischa

ZWEIG Arnold
La questione del sergente Grischa
I romanzi della guerra, n. 1
Traduzione di Enrico Burich
Milano, Mondadori, 1930 (ed. originale Der Streit des Sergeanten Grischa, 1927)

Nota editoriale Mondadori: Intorno a un tragico errore della giustizia militare, è tutto il mondo, tutte le passioni della guerra che rivivono in quest’opera magistrale che fu paragonata ai grandi romanzi russi e che ha già ottenuto in ogni paese successi clamorosi

Caterina va alla guerra

THOMAS Adrienne
Caterina va alla guerra
I romanzi della guerra, n. 11
Traduzione di Enrico Rocca
Milano, Mondadori, 1931 (ed. originale Die Katrin wird Soldat, 1930)

Nota editoriale Mondadori: In otto settimane questo libro di una scrittrice, fino a quel momento ignota, ha raggiunto in Germania le cinquantamila copie e in cinque mesi le centomila. Mai un successo è stato tanto meritato, poichè in tutta la letteratura di guerra non si trova una così felice coincidenza di spontaneità e di bellezza, di amore e di tragedia, di sincerità e di altezza spirituale. Prima ancora che un libro di guerra, è il fiducioso dischiudersi di un’anima di fanciulla alla vita e il graduale reclinarsi di un caro fiore sullo stelo. La traduzione di Enrico Rocca ha compiuto il miracolo di darci un romanzo che sembra concepito nella nostra lingua armoniosa

La fattoria spagnola

MOTTRAM Ralph Hale
La fattoria spagnola
I romanzi della guerra, n. 6
Traduzione di M. Borsa
Milano, Mondadori, 1930 (ed. originale The Spanish Farm, 1924)

Nota editoriale Mondadori: E’ il capolavoro della letteratura di guerra inglese, dovuto ad uno dei più fini scrittori di quella terra, che ha per argomento la vita di una donna nelle Fiandre, dietro il fronte, ed a Parigi durante la guerra. E’ un’opera di poesia, di una grazia squisita, non priva di humor; ed è anche un romanzo, nel senso più completo della parola

Guarnigione siberiana

MARKOVITS Rodion
Guarnigione siberiana
I romanzi della guerra, n. 7
Milano, Mondadori, 1931 (ed. originale Szibériai garnizont, 1928)

Nota editoriale Mondadori: E’ il capolavoro della letteratura ungherese di guerra. Opera ricca di avventura, di movimento, di colore: che si legge d’un fiato e che pure, oltre questa sua facilità descrittiva, contiene pagine di un profondo significato morale. Vi narra l’odissea di un soldato ungherese che cade prigioniero dei Russi e che, raggiunto dalla pace, deve ritornarsene al proprio paese: viaggio assai più difficile al ritorno che all’andata